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martedì 14 febbraio 2012

Nel vecchio post, che porta la "parte prima" di questo, avevamo analizzato sommariamente
Helio e Carlos Gracie. Tecnica che nel metodo Bianchi è numerata A12
come si era evoluto il Jiu Jitsu tradizionale (per comodità useremo sempre Jiu Jitsu, al posto di Ju Jitsu o Ju Jutsu). Avevamo visto le pretese delle Koryu ultratradizionaliste portando loro diverse critiche e avevamo visto le diverse formazioni moderne di questa disciplina.
Nel complesso il Jiu Jitsu appare una formazione decisamente variegata, le abilità implicite sotto questo nome sono molteplici, dal colpire al soffocare, al proiettare al lussare, solo per dirne alcune. La domanda dunque è questa, esiste qualcosa che, presa visione dei vari stili moderni di Jiu Jitsu (Metodo Clark, Metodo Bianchi, Mizu Ryu, Danzan Ryu, Quantum Jiu Jitsu, Small Circle, Goshinbudo e tanti altri), è un carattere comune, riconoscibile, in tutti o quantomeno molti di questi approcci al Jiu Jitsu? Forse sì. Dal materiale che visiono da svariati anni, tanto cartaceo quanto video, ci sono delle cose che fanno riconoscere il Jiu Jitsu tradizionale a primo acchitto rispetto ad altri stili, vediamole.
Koshi Guruma
La prima cosa che accomuna diversi stili è certamente l'utilizzo di tecniche di controllo da effettuarsi quando l'avversario sarà fiaccato nel suo intento combattivo. Da questa esigenza sussistono i vari controlli a terra e le varie leve in piedi, che poi troviamo spesso nelle tecniche di arresto ad uso delle Forze dell'Ordine.
Altro tratto unificante delle varie scuole è l'aver mutuato molti atemi dal Karate, ma attenzione, l'autentica peculiarità non è questa ma l'uso massiccio e preferenziale di tecniche di percussione (Uchi Waza) al posto di tecniche di pugno. Percussioni con la mano a martello, con il dorso della mano, con la mano aperta, gomito, ginocchio e via dicendo sono molto usate nel Jiu Jitsu e vengono spesso preferite all'uso del seiken (le nocche dell'indice e del medio, con la mano atteggiata a pugno).

Le proiezioni del Jiu Jitsu tradizionale hanno dei tratti distintivi rispetto a quelle del Judo. Il Judo che non è altro che uno stile sportivo di Jiu Jitsu con una preferenza per le proiezioni, ha normalmente seguito l'esito della fine delle discipline ad uso dei Samurai, fine che portò la cadute dei Jitsu (arte) in favore dei Do (via). Vedasi solo a titolo esemplificativo Kenjitsu-Kendo, Bujitsu-Budo, Karate Jitsu- Karate Do, Aiki [ju] jitsu- Aikido, Ju Jitsu- Judo. Quindi, ferma l'identificazione del Judo come un'altra evoluzione moderna del Jiu Jitsu, le proiezioni del Jutsuka di norma si effettuano preferendo, laddove possibile, prese naturali al posto di quelle del kimono. Solitamente si preferisce ad esempio all'O'Goshi il Koshi Guruma o l'Hane Goshi, nell'O'Soto Gari si preferisce avvolgere l'area della spalla e del collo, si usa l'Ippon Seoi Nage al posto del Morote Seoi Nage, l'O'Uchi Gari difficilmente verrà eseguito come proiezione fine a se stessa
Tecnicha del Ju Jitsu metodo Bianchi. A12
ma più spesso come una risposta ad un calcio da noi trattenuto e via dicendo. Il lavoro di gambe nelle proiezioni è molto variabile, perché esse non dipendono da un'azione lottatoria pura ma spesso dalla conseguenza di colpi, lussazioni, controlli, soffocamenti si effettuati che subiti. Generalmente per le proiezioni che rivolgono la schiena all'avversario, ad esempio, si arriva a contatto con le anche rispettivamente speculari per poi impostare la proiezione.
Leva al braccio, sbilanciamento operato sul viso, al quale seguirà O' Soto Gari
Le tecniche di lussazione sono meno raffinate rispetto all'Aikido, sebbene spesso identiche, e ne conservo netto ricordo quando ebbi modo di incontrarmi a fini didattici con Sensei Germano Tacconelli, Aikidoka. Nel Ju Jitsu l'azione di forza è decisamente più marcata nel momento in cui si tira una chiave rispetto all'Aikido.
Un tratto straordinariamente distintivo delle moderne versioni del Jiu Jitsu è sicuramente l'acrobaticità di alcune tecniche. Spesso vengono inserite nei programmi o nelle dimostrazioni  tecniche puramente acrobatiche in cui il Jutsuka sembra effettuare una prova di coraggio e agilità piuttosto che di efficacia. Questo tratto, così particolare, fu sperimentato anche da Helio Gracie che troviamo in una foto impegnato nella tecnica di settore "A 12" del Metodo Bianchi, di chiara matrice acrobatica. Non a caso Gino Bianchi chiamo il suo gruppo "gli uomini vento". L'acrobaticità è parte integrante anche della formula di competizione detta "duo system".
Hane Goshi di Helio Gracie. La famiglia Gracie, fonte preziosa del vecchio Jiu Jitsu
Infine troviamo il raccordo delle diverse correnti nelle tecniche che sembrano essere state incredibilmente tralasciate da tutti le altre arti di combattimento: i soffocamenti. Per qualche misterioso motivo, i soffocamenti, evidentemente efficacissimi, sono stati sviluppati in maniera specialistica quasi esclusivamente dal Jiu Jitsu e i suoi derivati.
Continueremo nella terza e ultima parte.

Fighting System. Versione sportiva ma fedele alle linee generali del "tradizionale" Jiu Jitsu.

Jiu Jitsu con qualche leziosimo acrobatico


Tecniche eseguite da un amatore. Notare le differenze con il Judo.


Scuola ibrida tra Koryu e ordinaria evoluzione del Jiu Jitsu nipponico


La difesa personale, con i pieni requisiti del Jiu Jitsu tradizionale, del Gracie Jiu Jitsu