Le arti marziali sono un cammino. Come ben sappiamo i giapponesi, ad esempio, volevano che questo fosse compreso e hanno indiscriminatamente suffissato tutte le moderne arti marziali con "do", cammino.
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Caspar Friedrich - Viandante sul mare di nebbia (Der Wanderer über dem Nebelmeer) |
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Ogni cammino è un percorso solitario, personale, unico e irripetibile come il DNA. La moderna mercificazione delle discipline del confronto disarmato umano ha portato alla standardizzazione dell'iter, del "do", del cammino, in favore di improbabili algoritmi universali, studiati per piacere un po' a tutti come il gusto e la consistenza dei mangimi per cani. Questi papponi vengono presentati ormai in qualsiasi ambito, sportivo come tradizionale. Nella stessa maniera le mode del momento suggeriscono che ci siano cose efficaci indiscriminatamente per tutti nella stessa maniera. Sappiamo grazie ad un'analitica osservazione delle arti marziale miste, che ogni atleta ha suoi speciali punti di forza e, benché farebbe comodo a chi le MMA le vuole vendere, ancora si è del tutto lontani da quell'omogeneità stilistica, di approccio, di allenamento, di background che molti vorrebbero vedere. Spiacente, le MMA non sembrano proprio essere uno stile. Ma non ci perdiamo in quisquilie! Lo "stilismo" delle MMA è solo un esempio dei tanti tentativi di impossessarsi del nostro cammino in cambio di trenta denari. Generalizzazione, aspecificità, massificazione, standardizziazione, omologazione dei trend culturali e tecnici, tendenza all'uniformazione alle mode sono, a mio modo di vedere, gli aspetti più deprimenti del panorama delle arti del combattere. Mali che, sia un caso o no, troviamo anche nelle nostre moderne, globalizzate, società.
Niente e nessuno potrà dirci cosa è migliore per noi, qualunque sia la nostra pratica, dobbiamo ricordarci che non esistono maestri che hanno gambe così lunghe e forti da farci fare l'intero percorso con loro. Qualche indicazione sarà tuttavia concessa, ma nei limiti della tipica incertezza questuante del viandante, niente più.
"To name is to destroy to suggest is to create" Stephane Mallarmé, o anche attribuita a Shakespeare.
Nominare, identificare significa distruggere, suggerire, dare un'impressione è l'autentico creare.
Il viaggio si percorre nella silenziosa solitudine del pellegrino. E nessuno sulla strada potrà svelarci nulla su come e dove è giusto andare.
"Se incontri Buddha per la strada uccidilo"