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venerdì 18 novembre 2011

Ho scoperto questo corto sul bellissimo blog di Max De Michelis (http://maxbjj.blogspot.com/).
Il filmato è molto bello, appagante visivamente e come colonna sonora. Come tutti i corti di qualità il ritmo è martellante, ogni fotogramma parte piena della narrazione audiovisiva. Il protagonista è un guerriero perdente, un ragazzino lottatore che inesorabilmente perde. Perde coi suoi compagni, perde le occasioni che gli si presentano nelle competizioni. Oltre ad essere un perdente sulla materassina è un perdente nel mondo del consenso sociale. I suoi compagni lo scherniscono. Come riflesso della sovrastruttura sociale, il risultato, il raggiungimento del successo è accompagnato al consenso incondizionato delle persone. Il vincente quindi diviene non solo tale sotto il profilo sportivo ma anche sociale. La leadership sembra partire di qui. E proprio quando questa equivalenza tra risultato e consenso sociale, sembra ormai scontata poiché ripetuta accade l'imprevedibile. L'animo può essere apprezzato anche da chi vede nel perdente qualcuno che ha provato a combattere e oltre i risultati di sorta l'anelito dello spirito vale come una vittoria nel mondo materiale delle coppe e dei podi.
Difficilmente qualcosa poteva identificarsi di più nel Try To Fight! di questo sito.