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mercoledì 23 novembre 2011

Dan Inosanto
L'eclettismo nelle arti marziali, ma anche negli sport da combattimento, è sempre stato guardato con sospetto. Le ragioni di questa diffidenza non sono, come qualcuno vorrebbe darci a bere, tecniche o di "tradizione", ma, come sempre squisitamente, commerciali. Le MMA hanno ampiamente dimostrato come anche i più forti puristi debbano integrare con più discipline. In una recente intervista il Presidente della Federazione Italiana Grappling e MMA Saverio Longo dichiara: "Un atleta di MMA probabilmente non è bravo a tirare pugni come un pugile, non è bravo a finalizzare come un grappler, non è bravo a tirare calci come un thai boxer, non è bravo a portare a terra come un lottatore, ma nel combattimento completo quasi sicuramente prevale su tutti gli altri combattenti perché se il pugile, il grappler, il thai boxer e il lottatore si trovassero a combattere nel campo che non conoscono soccomberebbero immediatamente. Basta vedere le MMA di oggi dove quasi sempre vince l’atleta più completo e non quello che è solamente ultra-specializzato in una disciplina. Anche per la difesa personale è meglio saper fare tutto meno bene ma sapere qualcosa di tutto piuttosto che saper fare benissimo una cosa sola e male tutto il resto." Effettivamente se di efficacia parliamo, difficilmente si può essere in disaccordo.
Se ci divertiamo a scrivere su google "quanto ci vuole per imparare un'arte marziale" troveremo risposte buffe, incompetenti o addirittura truffaldine. Qualcuno afferma venti anni, qualcuno trenta. Qualcuno entra nel dogmatico "non si finisce mai di imparare". Altri buttano lì uno o due lustri. Tralasciando la mendacità di tutte queste affermazioni notiamo una prima importante strategia di marketing: la fidelizzazione. Il cliente va fidelizzato, legato al proprio prodotto quanto più fermamente si può e quale miglior metodo se non dire tra le righe "eh, se non stai venti anni con noi, come puoi dire di aver imparato qualcosa"? L'acquisto quindi si perfeziona con un tempo geologico e il prodotto, sebbene in data indefinita, è comprato e scartato quanto più tardi si può. Altra balla da palestra è l'impossibilità di apprendere più stili. E su questo non c'è neanche da discutere vedendo i risultati delle suddette competizioni. Giusto per concludere questo articolo che dividerò in due parti, mi divertirò in questa prima fase a citarvi un po' di nomi di eclettici, presi dai campi più disparati.

Dan Inosanto: Kali, Jeet Kune Do, Muay Thai, Bjj (brazilian jiu jitsu), Wing Chun, American Kempo, Shoot Wrestling, Filipino Martial arts in generale, Silat.

Bas Rutten: Cintura nera di Taekwondo, Cintura nera di Karate Kyokushin, Kick Boxing, Muay Thai, Wrestling, Istruttore di Pancrase riconosciuto.

Chuck Liddell: American Kempo, Koei-kan Karate, Kick Boxing, Wrestling, Bjj.

Paul Vunak: Savate, Kali, JKD, Filipino Martial Arts, Muay Thai, Wing chun (sotto forma di Jun Fan Gung Fu), Bjj, Progressive Fighting System (fondatore), Grappling

Michele Verginelli: il nostro campione si è cimentato in allenamenti e gare di Full Contact, Boxe, Kick Boxing, Thai Boxe, Lotta olimpica, Sanda, Bjj, MMA, Grappling.

Frank Mir: Kempo Karate, Boxe, Brazilian Jiu Jitsu, Muay Thai,  Wrestling, Kick Boxing.

Mirko Filipovic (Crocop): Taekwondo, Kick Boxing, Boxing, Grappling.

Cung Le: Sanda, Taekwondo, Kick Boxing, Brazilian Jiu Jitsu, Wrestling

Mas Oyama: Karate Goju Ryu (okinawan Karate), Kosen Judo, Karate Shotokan, Aikido, Karate Kyokushin (fondatore)

Keith Kernspecht: Karate, Ju Jitsu, Kempo, Lotta, Taekwondo, Kobudo, Kali, Wing Chun

Semmy Schilt: Ashihara Karate, Kudo Daido Juku, Kick Boxing

Jerome Le Banner: Boxe, Kick Boxing,  Kyokushin Karate, Muay Thai.

Georges St-Pierre: Boxe, Karate Kyokushin, Muay Thai, Kick Boxing, Bjj, Gaidojutsu, Wrestling

Chang Dsu yao: Meihuaquan, Taijiquan, Baguazhang, Xing yi quan, Liangyiquan, Shaolinquan (generico)
Lista in aggiornamento