Il metodo Bianchi è stato il primo Ju Jitsu di larga diffusione in Italia. Il Maestro Bianchi, campione militare di Savate (particolarmente diffusa nell'aerea ligure), impegnato nella Seconda Guerra Mondiale in una colonia giapponese, ebbe modo di apprendere il Ju Jitsu e di allenarvisi con i militari giapponesi. Entusiasta di questo stile di combattimento, che dobbiamo immaginare rivoluzionario per le conoscenze del tempo, decise di diffonderlo partendo dall'immediato dopoguerra, addirittura in un primo tempo in forma gratuita.
Negli anni questo Ju Jitsu di trasmissione italica è divenuto un metodo ufficialmente riconosciuto dalle diverse federazioni e probabilmente uno dei più diffusi sul nostro suolo. Il metodo consiste in ben 100 scenari, ove si mostra attacco e difesa, in Kumite prestabiliti. Le 100 tecniche sono divise in 5 gruppi di 20 tecniche ciascuno. Questa codificazione ad opera dei perfezionatori del metodo, viene effettuata per aree tematiche: gruppo con prevalenza tecniche di proiezione, gruppo con prevalenza lussazione-chiave articolare e via dicendo. Di qui le varie azioni possono essere concatenate, unendo tecniche di proiezione a tecniche di soffocamento per esempio.
Nella mia pratica ho potuto constatare che il metodo viene spesso dato per conosciuto e noto anche da chi in realtà non lo conosce.
Le particolarità tecniche proprie del metodo sono variegate. E' assente il gioco di gambe tipico del Judo o di altri stili di Ju Jitsu per quanto riguarda le proiezioni che dànno la schiena all'avversario: nel perfezionare un O'Goshi ad esempio non sarà la gamba destra ad iniziare l'azione ma la sinistra che si allineerà alla destra e la destra che finirà non posizione speculare a quella iniziale (singolarmente questo approccio alle proiezioni è praticato in maniera del tutto simile nei primi video del Gracie Jiu Jitsu). Le percussioni sono sempre finalizzate all'aprire la possibilità di proiezione o lussazione o, ancora soffocamento. In alcuni casi sono diretti verso bersagli particolarmente sensibili. Altra caratteristica del metodo è la presenza di azioni spiccatamente acrobatiche e dal sapore eroico e di sacrificio totale, che comunque possono essere tranquillamente eliminate.
Il metodo non prevede una formalizzazione dei settori e delle relative tecniche ovvero non prevede che le situazioni prestabilite siano inscindibili. Pertanto ogni azione prevede la possibilità di essere scorporata e deve essere piuttosto un principio staccato dall'esecuzione nel solo settore.
Ecco alcune azioni tratte dall'opera del Maestro Orlandi "Ju Jitsu Moderno" delle Edizioni Mediterranee.
Il metodo Bianchi, questo sconosciuto.
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