Io sono un umile praticante che vuol provare a combattere. Studio, mi aggiorno, incontro maestri, mi alleno come posso. Niente di speciale. Io di mio provo ad allenarmi in un cross training che credo funzionale al mio concetto di MMA.
Ora, io sono di norma tollerante, però alcune cose, non è per cattiveria, proprio non le capisco e credo inficino i praticanti seri. Ma perché cacchio persone che non tirano un calcio o un pugno da sei anni e non ne prendono uno da USA'94 per il semplice fatto di fare Jiu Jitsu brasiliano si sentono praticanti di MMA? Davvero, non lo capisco proprio! Posso capire quelle persone che hanno un Jiu Jitsu così elevato e buono per cui in linea teorica mettendo un Low Kick e i diretti potrebbero essere pronti a questo tipo di confronto. Sì loro sì, è normale. Così come qualsiasi campione o eccelso praticante di uno sport di contatto, ha potenzialmente almeno una buona parte di preparazione per un confronto in un contesto meno restrittivo. Ovvio. Ma tralasciando chi lotta ad alti livelli, perché nelle palestre 3/4 dei praticanti di bjj si sentono sostenitori delle MMA? Praticanti di MMA. Parte del mondo delle MMA. Ma perché? Perché fanno Jiu Jitsu? Cacchio è finito il tempo dei Gracie che sbaragliavano il mondo. Perché chi fa Kick o Thai Boxing, come ad esempio Wanderlei Silva o CroCop, non si sente egualmente depositario di una delle parti fondamentali di quello che mediamente è l'allenamento per MMA?
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Li vedi girarsi per le palestre con le magliette con le più ridicole scritte sulle MMA, come i ragazzini con le magliette dei gruppi metal. Sotto il "gi" la maglietta di un qualche campione magari... E cazzo non colpiscono o vedono il sacco, un colpitore, un pao da una vita... o, e capita spesso, non lo hanno mai visto. Prendere o dare pugni poi... mai. Eppure sono fieri, gagliardi, impettiti, ti sparlano degli altri praticanti che stanno in palesta e li guardano con superiorità. Ti dicono nello spogliatoio che il Maestro
X di qualche altra disciplina oggi ha fatto un allenamento ridicolo. Camminano con il passo pesante anche se pesano 64kg... Magari non hanno mai fatto altre arti marziali e non si sono mai allenati nella logica delle arti marziali miste e danno pomposi giudizi, sul come, dove, con chi, perché allenarsi, fare, praticare, mangiare. Magari ti consigliano gli integratori, le riviste, le magliette. In virtù di cosa? Non del loro alto livello di Jiu Jitsu compatibile con quello richiesto dalle MMA, ma il semplice fatto che, sì, anche loro fanno Brazilian Jiu Jitsu. Come i Gracie!!!!! Come Werdum!!!!!! WOOOOW!... Anche io pratico Jiu Jitsu e questo di per sé non mi fa sentire un praticante di MMA. In realtà non me lo fa sentire neanche il fatto che provo a combinare striking, stand up grappling, ground fighting, Al massimo questo mi fa sentire una persona che prova, prova solamente, ad allenarsi con quegli schemi, quello spirito.Non mi sono sentito un valetudista nemmeno quando con il Mestre Rogerio Olegario, su mia richiesta, ci siamo allenati a lottare a terra con lui che colpiva anche e io che facevo il grappler puro. Mi rimbalzava la testa sul tatami per i pugni che prendevo tenendolo in guardia, provandoci almeno. Eppure finii di allenarmi e mi misi la maglietta di decathlon. Non quella di Sakara, Fedor, Matt Huges e altri campioni che con me non c'entrano nulla e che posso onorare in modi migliori. Mondo di apparenze, mondo di mode. Me ne parlava un mio amico, praticante di Jeet Kune Do a tutto tondo. Diceva:
sai perché tutti, anche quelli che vengono dal Kali o dal Silat, nel dubbio, scrivono nei corsi delle palestre che fanno JKD? Perché sanno che comunque attira gente.
Parafrasando e per analogia ecco perché tanti jujiteri fin dalla prima ora si sentono parte del duro mondo delle gabbie. Perché sanno che attira una qualche misteriosa stima, dà sicurezza in sé stessi e fa tanto, tanto fico.
In difesa e rispetto di tutti i praticanti seri dell' "arte suave" e degli appassionati di arti marziali miste.