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lunedì 8 ottobre 2012

Un giorno di un'ottobrata romana qualsiasi, ho il piacere di trovarmi Jason Scully a Roma, di essere partecipe al suo seminario e di intervistarlo davanti ad una pizza e una birra (cioè... solo io bevevo).
Questa è la nostra conversazione.
Ringrazio Paolo Strazzullo e Gianfranco Delli Paoli per lo stage che hanno organizzato in pochissimi giorni e il succitato Paolo e Vito Paolillo per l'aiuto nelle domande da porre a Jason.
Buona lettura!

Ciao Jason! Qual è il tuo curriculum marziale, come hai ccominciato?
Quando ero bimbo, mi piaceva vedere i film di Bruce Lee e di Karate. Sempre quando ero bambino amavo andare in libreria e comprare libri di Karate o di Taekwondo e altre arti marziali e memorizzavo tutte le tecniche. Così volevo iniziare a praticare Karate, ma poi alle scuole superiori  scelsi di praticare Ninjitsu. Volevo diventare un Ninja! Quando ho visto l'UFC per la prima volta, mi sono detto che non lo avrei più praticato. Così scelsi di cercare nel web quale fosse la migliore arte marziale: nelle mie ricerche uscì fuori il Jiu Jitsu. Il giorno dopo sono andato in scuola di di BJJ e mi sono innamorato. Era bellissimo perché avevo provato un po' di lotta prima, e sembrava simile con la bellissima differenza che nel Jiu Jitsu lotti per soffocare qualcuno o metterlo in leva. La prima sottomissione che ho fatto è stata uno strangolamento dai baveri. Mi sono detto che era bellissimo... di lì mi sono allenato ogni giorno.

Nell'idea originaria il Jiu Jitsu dei Gracie fu sviluppato come difesa personale e, forse, oggi è soprattutto sport. Cosa pensi di questo cambiamento di rotta del Jiu Jitsu.
Penso che chiunque faccia Jiu Jitsu sia più preparato di altri per difendere sé stesso, qualunque sia il suo fine. Si sviluppano attributi importanti per difendersi come un veloce tempo di reazione, come un buon senso dell'equilibrio e se vieni afferrato sai cosa fare: nel complesso sono cose che ti rendono pronto ad una buona difesa della tua persona. Ma ad ogni modo per la difesa personale serve anche una preparazione mentale: devi capire dove sei, lo scenario, i rumori intorno a te. Nelle mie classi insegno argomenti di difesa personale, spiego "in un torneo fai questo ma per strada questo", tuttavia anche un agonisto puro del Jiu Jitsu sportivo lo vedo in grado di difendersi efficaciemente quantomeno in un confronto uno contro uno. Se parliamo di armi o contro più persone allora le cose cambiano.

Rimanendo sul pensiero dei Gracie: Helio affermava che il Jiu Jitu era stato sviluppato per le persone deboli e per queste era efficace anche contro persone più grandi. Però mi chiedo, se sviluppato senza pensare agli attributi fisici, perché le persone che oggi rapprensentano il Jiu Jitsu sono così orientate alla preparazione fisica?
Perché l'obiettivo è differente. Nella difesa personale lo scopo è difendere te stesso e non combattere. L'obiettivo è fermare l'aggresione e o l'aggressore e poi andare via, non combattere nel senso proprio del termine. Nello sport l'obiettivo è vincere quindi provi tu stesso ad attaccare e non difendi solamente la tua persona, ma provi ad applicare delle tecniche. Questo comporta che la tua condizione fisica sia in diretta opposizione con quella del tuo avversario. Se vuoi fare sport ti devi allenare per lo sport. Nella difesa personale tutto accade nel giro di pochissimo tempo...

Lo sviluppo delle MMA in che modo influenzerà il Jiu Jitsu (col kimono)?
Molte persone che detengono titoli importanti si allenano col kimono. Anche Anderson Silva lo fa, Minotauro e suo fratello, St Pierre si allena col kimono... La gente sa solamente che fanno MMA, ma sono davvero molti che si allenano col kimono. Quando una persona viene nella tua palestra devi spiegare questo. Nella mia scuola arrivano persone che dicono che non vogliono allenarsi col kimono, allora io domando "perché mai?" e la risposta è "per le MMA". Allora spiego quanti campioni si allenano col gi.

Come vedi un futuro olimpico per il Jiu Jitsu?
Lo vedo difficile. Manca una federazione vera, la federazione oggi è business, è per il profitto. Non è una federazione buona per organizzare dei parametri olimpici. Peraltro c'è ancora un dominio brasiliano e un'assenza di altre nazioni di rilievo nelle gare più importanti di Jiu Jitsu. Per questo vedo questo ancora come qualcosa di non facile.

Grazie Jason!