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mercoledì 2 febbraio 2011

La volpe quando non arriva all'uva dice sempre che è acerba.
Chi si espone sa che l'esposizione porta critiche e sa che le critiche sono una delle prove più tangibili dell'essere usciti fuori dal proprio ambiente domestico. Se educate e razionali ben vengano.
Da oggi si può commentare, previa registrazione.
Un amico mi ha fatto notare che i video, poiché ambientati in una casa , non sono gradevoli. Eh sì avete capito bene. Il fatto di stare in una casa e non in una palestra impregnata di sudore e checche che fanno finta di essere pugili è indice di poca "serietà", sembra un po' tutto una cazzata tra amici.
Per questo vorrei avvisare i lettori circa la storia dell'allenamento casalingo.
 materassina Gracie Academy per praticare a casa 
In primis è bene dire che solo momentaneamente non ci spostiamo in una palestra perché, tra le altre cose, stavamo cercando una sala privata dove allenarci. Lo stavamo facendo soprattutto per ciò che riguarda le abilità di di MMA in piedi... Purtroppo non abbiamo trovato al momento nulla. In secondo luogo è bene dire che TRY TO FIGHT! esiste da circa due mesi scarsi e diverse volte con ragazzi che seguono questa "filosofia" informale e "praticona" ci siamo allenati in strutture idonee e semplicemente prima non filmavo.
Nello stesso modo non ho iniziato ad allenarmi in questo modo da quando è nato il blog. Da circa due anni decine di persone sono passate o per casa mia, o io sono andato a casa loro o siamo andati in palestra e credetemi anche sotto mura domestiche ho visto nasi sanguinanti, paradenti intrisi di sangue, persone urlare per una leva eseguita male, infortuni... come sempre capita a chi prova. Personalmente in questo contesto mi sono spaccato diverse volte il labbro, mi sono quasi rotto un polso (il semilunare), ancora mi sto chiedendo come un pugno fortissimo in pieno naso con guantini da sacco (non avevamo di meglio) non mi abbia causato una frattura... Chi è venuto una volta, chi dieci, chi viene sempre... chi viene pagato per venire qui, come coloro, e sono diversi e spesso titolati, che sono insegnanti/Maestri... e vengono proprio dove vedete i video. Nelle location che vedete nei video si sono consumati allenamenti con due cinture nere di BJJ, una marrone, una cintura nera di Karate, pugili dilettanti di rispettabili team, praticanti di Kung Fu e tanti delusi dai corsi normali e tanti altri ancora... senza contare quelli che ho incontrato fuori ovviamente. La mia attività, lo ripeto, relativa a questa metodologia di allenamento non coincide con il neonato sito. TRY TO FIGHT! nasce per diffondere il pensiero del "liberi lottatoio", ovvero luoghi informali, dove informalmente si combatte secondo le proprie possibilità. A tutt'oggi non filmo tutto quello che faccio e tutte le volte che faccio sparring perché questo non è l'unico e primario fine del sito.
Vorrei raccontare anche se so che senza le prove, nome e cognome, è un racconto/carta igienica che un giovine baldo, mi si presentò come Kick Boxer. Sulle prime non so perché non gli diedi credito. Poi un amico comune mi avvisò che aveva incontri e che attualmente faceva incontri di pugilato. Cercai il suo nome e cognome su internet e addirittura scoprii che aveva vinto titoli nazionali, tutto in discipline a KO di kick-boxing. Gli raccontai che non gli avevo dato una lira a vederlo e che non sapevo neanche dire il perché e lo invitai ad allenarsi con me. Sia chiaro da subito, assolutamente in maniera pacifica, amichevole e rilassata. Come sempre del resto. Sulle prime mandò a vuoto l'invito. Allora cercai di farlo venire lusingandolo, gli dissi che per me sarebbe stato un onore potermi allenare i miei skills di striking con lui. Lui mi disse, confessando, che non voleva perché ero "troppo grosso". Ho provato in tutti i modi a spiegarmi questa giustificazione. Un ragazzo, sì è vero di una categoria sotto i 70kg (ma di poco e in forma da gara), con incontri a KO, titolato, abituato alle gare... non volle venire nella sede dei video. Perché io di 173cm (lui 178cm), 88kg con ampia adiposità... ero "troppo grosso" per lo sparring.
Un praticante da centro fitness
In ultimo vorrei dire che la momentanea sede di video ha attrezzature, protezioni, e supporti vari che di norma non sono presenti nemmeno nelle migliori palestre. Tatami da Judo di 4cm di spessore (spessissimo per il bjj si usa addirittura quello da 2 cm), sacco, caschi di ogni tipolgia, con e senza parazigomi, con grata e con plexiglass, protezioni doppie e triple per tutte le parti del corpo (compresi rari paragomiti e para avambracci), corpetto, focus, pao, scudo, bastoni in rattan e imbottiti, guanti di ogni tipologia (karate, boxe, mma)...
Non giochiamo... quindi spendiamo soldi e ci mazzarocchiamo di santa ragione, anche senza telecamera, forse di più senza... e più di quanto si fa nelle palestre generaliste. Quindi non vi stupisca la location. Se pensate che per provare a combattere bisogna passare un tornello di una palestra... è davvero triste e forse avete giocato troppo alla ps3 alle MMA della EA o vi piace il kimono di sopra.
Ma già è stato detto, siamo nell'era dell'apparenza, dei "mi piace - non mi piace" su facebook e su you tube, dei kimono più griffati e firmati dei vistiti di una puttanella da discoteca... mala tempora currunt!