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mercoledì 9 febbraio 2011


Immaginate la situazione delle Mixed Martial Arts tra qualche anno. Immaginate che avranno raggiunto un livello tecnico ancora più completo ed elevato. Conteranno magari centinaia di tecniche, saranno completissime. Il bagaglio completo delle tecniche usate sarà un'autentica antologia marziale.
Poi la catastrofe.
Qualche profondo sconvolgimento sociale, economico e culturale si abbatterà sul mondo e in questo riassestarsi della società non ci sarà tempo per le MMA, nuove istanze colpiranno tutti gli aspetti della vita quotidiana.
Finito il periodo di transizione si dovrà rifondare i princìpi e i valori morali della società. Le MMA saranno viste come qualcosa di legato al passato, al mondo anteriore la rivoluzione. Saranno magari giudicate immorali, passibili di nostalgismo, legate col vecchio mondo. Uomini saggi, che saranno tali, non secondo i nostri attuali parametri, ma lo saranno secondo il concetto di saggezza del mondo nuovo, le ricodificheranno per adattarle alle nuove esigenze e alla nuova cultura dominante. Vieteranno la lotta al suolo, ogni tipo di colpo, di sottomissione e permetteranno solo le proiezioni. Per differenziarle anche simbolicamente dalle vecchie MMA, cambieranno il nome in "Via mista delle arti marziali", attribuendo alla dicitura significati esistenziali.

Senza saperlo, avete appena letto la storia del Judo.

Il Jiu Jitsu un tempo era un complesso di abilità marziali, variegate e funzionale a diversi aspetti della vita civile e bellica. Esistevano colpi, proiezioni, soffocamenti e lussazioni, immobilizzazioni, armi, lotta al suolo ed altro ancora. Il futuro Judo prenderà solamente una piccolissima parte delle tecniche del vecchio Jiu Jitsu. Le nuove istanze sociali del Giappone del secondo dopoguerra, paese dominato dagli americani che miravano a fiaccarne ogni ulteriore fanatismo guerresco, favorirono l'avanzata di questa nuova disciplina ormai del tutto slegata con quella pretesa di completezza che avevano molte delle vecchie scuole di Jiu Jitsu.
Il Judo si afferma dunque in un paese dominato e non realmente libero. Alcuni saggi della Kodokan proveranno a salvare parte del vecchio Jiu Jitsu in alcuni Kata, che però diverranno di fatto avulsi dalla pratica reale e buoni solo per le dimostrazioni e per i momenti celebrativi.
Il Judo è l'autentico nemico di ogni Jutsuka perché nasce esclusivamente come sport. Jigoro Kano sognava il Judo alle Olimpiadi. Il Judo, al contrario del Jiu Jitsu, non si pone realmente il problema di un avversario che non sia un Judoka. Ma questo è ovvio è uno sport. Chi lancia il peso non si pone il problema di cosa accadrebbe se il proprio avversario lanciasse un giavellotto. Quello deve lanciare, è sport.
Prima di addentrarci in spinosi alberi genealogici o di vedere nel Judo il parente più prossimo del Gracie Jiu Jitsu ricordiamoci che Jigoro Kano era sostanzialmente un didatta privo di esperienze di combattimento significative testimoniate e che il Judo è stato anche l'espressione di un popolo sottomesso.