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mercoledì 23 febbraio 2011

 Parlare di sé è difficile. Far parlare male gli altri è facile. Far scrivere di sé è una cosa che prima di lusingarci, ci fa tornare un po' bambini, quando, tutti, pensavamo che qualcuno avrebbe notato le nostre gesta.
Leggere questo scritto, che mi è stato dedicato mi commuove, anche perché la stima che ho per chi lo ha scritto, lo rende un tatuaggio più che una pagina web. Sapere che Salvatore, in un momento importante della sua vita privata, ha avuto desiderio di scrivere queste righe è un onore, una emozione intensissima. Grazie.

Dedicato a Nicola Mercuri

Nicola è un caro amico marziale, uno dei POCHI dei quali ho stima come modus operandi nell'ambito dell'attuale panorama in cui versano indistintamente tutte le arti marziali.
L'ho conosciuto qualche annetto fa in quel della Capitale e da quel tempo abbiamo mantenuto una proficua corrispondenza telefonica, virtuale e privata probabilmente di natura quotidiana e ci siamo anche visti seppur mio rammarico di rado.
La cosa che mi colpì di lui fu soprattutto la sua cultura, il suo spirito ed approccio alle arti guerresche e sport da combattimento indifferentemente "Open Mind"; parlava e disquisiva passionale indistintamente di Karate come dello Judo per poi passare al Brazilian Jiu Jitsu e planare verso il Wing Chun, insomma un appassionato serio ed acculturato marzialista, uno che probabilmente è raro incontrare sui Forums, colui che disquisisce di arti marziali senza bandiera, di combattimento, di principi e mai di superiorità di questo o di quello, l'ho reputato d subito come qualcuno molto vicino al pensiero di Bruce Lee, più di quanto possano essere gli stessi praticanti del Jeet Kune Do.
Posso dire con fermezza che lui, all'epoca della nostra conoscenza era già sulla via del non attenersi ad alcuna forma rigida ed incatenata o appartenente ad alcuna scuola, era diciamo parte di tutto/i e di nessuno e questa fu la prima cosa per cui lo apprezzai poichè soprattutto odiernamente in quest'era marziale di prime donne lui manteneva un profilo basso, in penombra e mai vincolato o rafforzato dal nome di un terzo, tutto ciò che mostrava erano solo i suoi studi e i suoi test.
Ricordo con felicità quella gelida serata di metà Febbraio a Roma fuori dall'albergo in cui risiedevo per un Seminario - dopo un'intensa giornata di allenamento - disquisire fino a notte tarda con lui riguardo alcune metodiche del Wing Chun legate all'autodifesa e da li vedere come ci ritrovassimo quasi su tutto nonostante il filo conduttore si spostasse perennemente da Nazione a Nazione, Paese a Paese, cultura a cultura e così via, ad unc erto punto esisteva il combattimento, i principi e non più l'arte X o Y.
Stessa emozione provo nel ricordare quando in altra occasione, sempre a Roma mi portò a visitare in una splendida mattinata primaverile alcune zone davvero belle e dove potemmo inscenare luogo opportuno - un prato immenso - dove mettere a confronto le cose di cui ci occupavamo apprezandoci vicendevolmente, ricordo lui rimase di stucco quando mi vide parlare di Kali ed arti marziali filippine mimando aluni movimenti, rimase credo malissimo in quanto mi aveva da sempre letto fra le righe come fermo oppositore delle arti marziali del sud est asiatico ma sostanzialmente ebbe modo di capire che il mio era solo un puntualizzare che certe cose avevano poco a che fare con l'arte di Bruce Lee.
Lui tra le tante ha avuto anche modo di avvicinarsi al PFS di Paul Vunak e nonostante le divergenze rispetto a ciò che io definisco o meno Jeet Kune Do tra di ni non ci sono mai stati fraintendimenti anzi al contrario, interessantissimi spunti di crescita e ciò la dice lunga riguardo le varie distinzioni in stili e scuole.
Insomma regalo a lui questo TRIBUTO poichè è uno che come me rifugge da ogni politica, da ogni forma di adesione alle attuali logichè in cui versano le arti marziali ma soprattutto perchè come gli ho promesso lui sarà una delle persone con le quali nel mio "spero" futuro marziale vorrò confrontarmi per un vicendevole scambio e come gli ho detto per comprendere ancor meglio il MIO.

Un caro augurio nel suo prosieguo marziale, sportivo e nella vita quotidiana,

Salvatore

http://jeetkunedo.forumcommunity.net/?t=44087514