Roger Gracie, pluricampione di bjj |
Facciamo un piccolo passo indietro. Senza bisogno di filologia marziale si può ricostruire con certezza una cosa; quando l'uomo ha messo in piedi dei regolamenti per confrontarsi, ha poi provato ad ovviare al problema delle differenze anatomiche tra gli individui. Come? Col modo più semplice: il peso.
Pesanti coi pesanti, leggeri coi leggeri. Il mondo del combattimento, che mi appare sempre pronto alle mode ma poco incline a cambiare alcuni criteri ormai dati per comandamenti, trovato questo elementare sistema di accoppiamento degli atleti non lo ha più abbandonato. Il peso. Ora il peso di per sé non dice nulla di una persona, ci sono fattori molto più significativi come altezza, taglia ossea, somatotipo, percentuale di massa magra. I giapponesi, che forse in fatto di arti marziali la sanno un po' più lunga degli altri, hanno trovato un'interessante alternativa all'obsoleta pesata. Nel Daido Juku- Kudo si usa il "Physical Index" ovvero altezza (in cm) sommata al peso (in kg). La differenza tra i contendenti non può essere maggiori di 20. Quindi anche se un atleta pesa 70 kg ma è alto 190cm (260 di Physical Index), giustamente, può scontrarsi con un con un tarchiato di 90kg per 170 cm.
Rimane evidente che sono molte le variabili per categorizzare e che il peso di per sé è una pratica un po da pizzicaroli (alimentari-norcino per i non romani).
Torniamo a noi. Ormai abituati a tisici Kick-Thai Boxer che si prosciugano dimagrendo ma anche catabolizzando, pensavamo (vabbè magari solo io) che il bjj ci avesse proposto alla lunga una categoria fisica differente da quella degli altri sport da combattimento. Laddove conta l'affondo si fa di tutto (scusate l'equazione impropria) per guadagnare centimetri di stoccata togliendo peso.
Forse pensavamo alle morbide fisicità di molti Judoka. Pensavamo che una nuova tipologia fisica sarebbe stata padrona e emblematica di una disciplina. Oppure, ancora meglio, vedendo al Jiu Jitsu come panacea di tutti i mali pensavamo che avremmo giocato, come Archimede, solo con bracci di leva e fulcri, nel gioco degli scacchi umani...
Per la mia ricerca ancora una volta la tipologia fisica avvantaggiata è quella dei longilinei. Arti lunghi, lunghissimi. Tralasciando qualche bombato, i "fini" sembrano dominanti, statisticamente. Filiformi, un po' più alti della media, agili come ginnasti, gambe lunghe, ectomorfi o al massimo meso-ectomorfi, flessibili e di forza resistente.
Un mio amico è 180cm per 59kg. Gli dico sempre che deve gareggiare anche se ancora non conosce il Jiu Jitsu, vincerebbe di sicuro, ori e allori... certo in palestra verrebbe sodomizzato (così come in altri contesti meno regolamentati), sono pochi quei chili in media, ma sai che soddisfazione dominare legalmente una categoria quando sei scientificamente un fuori categoria?!? ovviamente è una provocazione
Gambe chilometriche a fare da guardia al tronco o ad annodarsi in profondi ganci nelle monte piene.
Forse abbiamo scienza e tecnologia per lasciare la sola pesata al pizzicarolo, che ne dite?