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sabato 13 aprile 2013

Quasi alla fine dello STORM, un urlo, un pianto. Vittoria di cuore,
atleta in lacrime, pubblico felice.
Sebastiano Ragusa è questo, persona istrionica, estroversa e atleta vero.
A Roma ha vinto il suo primo match da professionista e a Roma vuole tornare per vincere il secondo.
Scelto come portabandiera di Try To Fight! per le MMA, Ragusa è un atleta che incarna bene lo spirito di questo sito. Umile ma tenace, conscio di essere un ragazzo che fa tanti sacrifici per la sua passione e che non può allenarsi avvalendosi delle migliori strutture, decide lo stesso di darci dentro e fa delle difficoltà un motivo di sfida personale.
L'intervista.


 Ciao Sebastiano, presentati agli amici di TTF che non dovessero conoscerti. come hai cominciato, esordi, esperienze, percorso...

Ciao Nicola, mi presento sono Sebastiano Ragusa vengo dalla Sicilia ed ho esordito nel l'ultimo Storm vincendo contro il mio avversario con preavviso di una settimana (Sebastiano era stato ingaggiato come sostituto di un atleta infortunato, ndr).
La mia passione nasce dalla lotta cioè il bjj che pratico ormai da anni, in passato ho partecipato al trofeo warrior classificandomi tra i primi, ed ora siamo passati al pro in quanto desidero continuare questo percorso da vero professionista in tutto il mondo .

Come hai conosciuto le arti marziali?

per puro caso un giorno su youtube mi è comparso l'UFC ed ho incominciato a guardare e da lì mi sono appassionato; c'è da dire che queste realtà marziali in Sicilia sono molto ristrette in quanto ci sono maestri che ti fanno capire che quello che insegano loro è la cosa migliore e tutto il resto è robaccia comunque sia mi sono appassionato ho cominciato in una palestra di vale tudo poi sono passato al bjj e da li ho conosciuto quelli che ad oggi sono i miei migliori amici Fabrizio Caliò e Claudio Caraffa, la cosa positiva in tutto questo e che siamo cresciuti a vicenda sostenendoci tutti assieme

Alcuni affermano di non avere paura di entrare nella gabbia. Un fighter italiano, intervistato dopo un famoso evento, addirittura rise alla domanda se avesse percepito paura prima del suo incontro di MMA. Io, come ti di ho detto in privato, non ci credo. Che poi qualcuno sappia trasformare la paura in qualcosa di produttivo, positivo può starci, ma ho visto sempre una grande tensione negli atleti in generale di sport da combattimeno. Una grande tensione che trascende la concentrazione e che sembra avere l'aspetto esteriore della paura. Che ne pensi? Dalla tua esperienze e/o da quella delle persone che conosci... esiste la paura prima del match?

Allora... io penso che sia una cosa molto soggettiva, nel senso che : ogni persona ha paura, un uomo senza paura non esiste e se fosse tale sarebbe privo di emozioni . Le emozioni sono quelle che ci fanno agire. Personalmente quando mi hanno detto di combattere ho avuto l'adrenalina a mille, non potevo stare né seduto né fermo, ma anche se mi muovevo avevo questa sensazione sempre e continua nella bocca dello stomaco .La paura esiste ed è sempre accanto a noi, la paura di non farcela, la paura di prendere un K.O, la paura di non riuscire dopo tanti allenamenti fatti con amore e passione, la paura di deludere le persone che credono in te, la paura di non credere in te stesso. Ma d'altro canto io penso anche che il mio avversario abbia paura dei miei pugni, dei miei calci , dei miei takedown e che possa perdere. Quindi tutto questo ti porta a fare solo una cosa trasformare la paura in voglia di vincere. Personalmente posso dirti una cosa ho provato più tensione i giorni prima dell'incontro che non quando dovevo entrare in gabbia. Ero consapevole di me stesso e che dovevo entra nella gabbia e fare il mio lavoro, stop, senza farmi offuscare la mente da stupidi pensieri e ti dico che il tattoo che ho sulla schiena serve sempre a ricordarmi che devo fermamente credere in me stesso senza alcuna paura.
Quali sono per te gli atleti di riferimento nelle MMA?

ma cominciando dagli atleti italiani sono Fabio Ciolli, Alessio Sakara, Matteo Piran... tutta gente che ho avuto modo di conoscere di presenza ed è gente veramente eccezionale, guerrieri nell'animo e gente molto umile. Loro sono padri, amici, figli e fanno tutto quello che è in loro possesso per dare il massimo e non mollare mai. A livello non italiano uno dei miei preferiti è Michael Bisping in quanto lui è un tipo che non lo fa tanto per i soldi ma perchè gli piace competere e misurarsi sempre per migliorarsi. Comunque poi c'è gente anche Bones, Vitor Bellfort, Carlos Condit che veramente quando combattono ci mettono tutto quello che hanno in corpo.

Sebastiano, ti ringrazio per l'intervista. Chi ti senti di ringraziare per il tuo percorso?

Attualmente io vorrei ringraziare tutte le persone che mi stanno seguendo passo passo cominciando dai miei amici ed anche preparatori. Ringrazio Luca Gacci eFabrizio Caliò insieme alla Carlson Gracie di londra per l'appoggio oltre mare, Claudio Caraffa che è il mio head coach, sebastiano portuesi che è il mio strength coach, thai and boxe coach Danilo cutispoto della accademy kick boxing e fabio ferma della asd boxe vizzini, la nostra accademia anche di bjj e mma a catania i Bulldogs catania, ed anche uno special thanks va a marco giustarini e andrea paone che sono i bulldogs latina. Mia sorella Luana che mi ama e mi sostiene sempre.
Ma il ringraziamento più grande va anche agli sponsor che ci sostengono sempre Three Stroke, Britstop, e Try To Fight !!!! grazie ancora