Per nostro interesse esamineremo le ultime tre. La distanza sociale, stimata in un range da 120 a 360 centimetri, è la distanza con la quale trattiamo affari impersonali, parliamo col capo, con l'istruttore di qualcosa in pubblico, con un superiore o con un venditore porta a porta indesiderato. La distanza personale, stimata dai 40 a 120 cm, è quella in cui con gli arti possiamo toccare la persona con la quale interagiamo. Sottolinea Ugo Volli, semiologo, è anche la distanza formale della coppia e conseguentemente della gelosia se qualcuno la invade in presenza di un partner. Infine abbiamo la distanza intima, che trova la sua massima espressione nell'amplesso e nella lotta, sempre secondo il Dott. Volli.
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Guardia aperta |
Chi fa Jiu Jitsu e ha un minimo di onestà intellettuale, sa che le posizioni della lotta sono, per usare un eufemismo, molto evocative. Vengono espresse forme corporee inequivocabili di dominanza, e con esse vengono risvegliate le paure del "cervello rettile" dell'uomo. Al di là delle tecniche, delle soluzioni, delle strategie utili alla difesa personale, il lottatore ha già in sé un bagaglio di esperienza nelle peggiori situazioni possibili e probabilmente conosce la distanza di confronto umano più realistica quindi frequente. Vedendo gli incontri di Boxe, ad esempio, possiamo vedere, stando agli indicatori prossemici, che i pugili rimangono sempre nella distanza personale e non attraversano mai quella intima. Quando lo fanno vengono fermati, anzi, talvolta arrivano alla distanza intima proprio per fermare il confronto. Scambiarsi pugni a una distanza piuttosto fissa, canonizzata dalle esigenze sportive, non è molto realistico. Se questo accade, in una situazione reale, o accade per un tempo davvero breve o si oltrepassa questa distanza, arrivando presto alle prese e alla lotta, magari per poi ritornare indietro, ma comunque, se il confronto dura oltre la manciata di secondi, lì si arriva, li si passa. Nel contesto delle MMA invece la situazione di guardia, di stallo in piedi, ha una distanza maggiore che nella boxe, e nell'analisi prossemica si rileva quella che gli studiosi definiscono una distanza di preparazione alla fuga. Effettivamente anche vedendo il video di Machida nell'articolo precedente o analizzando lo sprawl e tutte le tecniche per evitare la lotta appare chiare che la distanza di due persone che si fronteggiano per un confronto di MMA deve essere un po' più lunga proprio perché si può accorciare di più... paradossale ma verificabile. Altro dato sifgnificativo è che nelle MMA, al contrarie della Boxe, il confronto in piedi è molto più frazionato e le fasi di stasi e di azione sono nette e non esiste quel continuum che è presente del pugilato.
Ora passiamo ad un altra fase dello stesso discorso: alzi la mano chi da praticante di Jiu Jitsu non ha mai sentito qualche uomo nobile e colto affermare che il Jiu Jitsu è da gay. Ovviamente chi proferisce contenuti del genere lancia un grande boomerang con su scritto coglione e si qualifica come tale. Ma la stessa qualità di coglione fa sì che abbia una psiche poco strutturata e di facile interpretabilità. La persona ci sta dicendo, nel suo modo grottesco, che si sta lottando con distanze e posizioni per lui inaccettabili e di qui, ancora, sappiamo che la sua reazione in queste distanze e posizioni sarebbe sconsiderata e densa di terrore.
Col suo forzarci ad un contatto legato alla distanza intima il Jiu Jitsu aiuta a superare le paure più nascoste e infine ci aiuta nell'accettazione dell'altro. Dover sopportare il sudore, i cattivi odori, il contatto fisico e via dicendo, ci abitua al rispetto dell'essere umano in una delle sue forme più naturali: il gioco e la lotta.
In conclusione, riprendiamo il, certamente letterato, galantuomo che afferma che il Jiu Jitsu è per froci. Tempo fa un tizio mi scrisse in via telematica "sì sì continua a rotolarti con quei maschioni". Doveva essere una sorta di presa in giro. Ebbene, da questa presa in giro deduciamo un po' di omofobia e dall'omofobia stessa possiamo ipotizzare la terribile attrazione recondita che questi tizi hanno per i suddetti maschioni.