Breaking News
Loading...
giovedì 28 marzo 2013

Dopo quattro giorni di estenuante ricerca mi devo arrendere.
Il quaderno che avevo portato allo STORM e dove avevo preso nota di dettagli tecnici, emozioni, tecniche notevoli degli incontri, particolari d'atmosfera e aneliti del pubblico è stato irrimediabilmente smarrito.
A nulla sono valse disperate ricerche, flessioni in anfratti misteriosi della casa, invocazioni sacrileghe o altro.
Fortunatamente qualcos'altro è stato scritto ed è rimasto. E' stata scritta una bella pagina delle MMA capitoline e Italiane, e il caduco supporto cartaceo può ben essere sopperito dalla memoria delle gesta dei partecipanti ad una serata da consegnare agli annali.
Gli atleti hanno dato tutti, e veramente tutti, prova di gran cuore, di essere palpabilmente emozionati, di essere coinvolti e, credo massima soddisfazione per gli organizzatori, di essere emozionati perché consci di stare su un grande palcoscenico.
Ad orchestrare i protagonisti, l'impeccabile team di Andrea Bruni, arbitro GAMMA, composto dallo stesso Andrea in qualità di arbitro centrale.
Aprono la serata i semi-pro:
Marco Zanetti e Marco Simone, contrapposti in una bella sfida che è partita con degli spettacolari high kick di Marco Simone che non sono bastati però ad arginare il completo game plan di Marco Zanetti che alla fine si impone.
Eleonora Tassinari vince il Bonus Try To Fight sub of the night!
Massimo Sabeddu e Antonio Carbonara, il primo, stoico, ha saputo resistere a tutti gli attacchi del suo avversario, il talentuoso Carbonara di cui certamente sentiremo parlare. I due ci regalano un bellissimo match, certamente uno dei papabili come match della serata, nel quale Carbonara esce vincitore.
Seguono Leonardo Nesci contro Marlon Osorio che si scambiano una grande quantità di colpi, particolarmente a parete, usando in lungo e in largo la gabbia come due esperienziati professionisti. L'atleta di casa, Nesci, vincerà alla lunga il confronto col suo rivale.
Emozionate poi il Match di Fabrizio Paladino contro Vittorio Marotta, rematch del Ronin, che vede Paladino vincere sfruttando delle qualità lottatorie fuori dal comune contro il determinato Marotta che resiste comunque alle cariche del suo avversario. Marotta, sebbene sconfitto, si è contraddistinto per un atteggiamento sportivo e di grande rispetto per il suo forte avversario che lo rende persona positiva per ogni serata di qualità
Entrano poi i due ragazzi che hanno vinto il bonus Try To Fight per il Match della serata, Carlo Pedersoli contrapposto a Tommaso Daffinà. Match che ha esaltato il pubblico, che è stato sul punto di chiudersi per ben tre volte e nel complesso ha messo in luce quanto possa essere spettacolare un match in cui un eccellente ground'n pound connesso ad una ricerca della sottomissione siano il leit motiv.
Paladino e Marotta
Francesco Trentin e Lorenzo Sorge Pasqui chiudono l'undercard, match fortemente tattico in cui entrambe gli atleti sono ben decisi a far valere i rispettivi punti di forza. La spunterà il grappler Pasqui che alla lunga imporrà il ritmo.

Parte con due donne, evento unico in Italia, la main card:
Eleonora Tassinari vs Eleonora Serafini. La coraggiosissima Serafini, che parte provando una fitta rete di pugni, non può nulla contro una Tassinari determinata a chiudere subito i giochi. Detto, fatto, la Tassinari incastra un velenoso mata leao che per la rapidità di esecuzione e per l'abilità nel procacciarselo, conquista il bonus Try To Fight di sub della serata.
Fabrizio Caliò contro Francesco Amendolagine. Il pugliese Amendolagine trova all'angolo il suo fido coach Paolo Girone, che rischiava di saltare l'evento a causa di una brutta influenza. Rincuorato, parte con l'aggressività che è il suo marchio di fabbrica. Sulla sua strada trova l'abilità nel ground fighting di Fabrizio Caliò che finisce addirittura in monta e vine fermato dalla fine del round. Fermato dal medico, Caliò, perde con il suo avversario, e amico nella vita, Amendolagine che al suo debutto da Pro ha dato una grande prova di sé e si avvia ad essere una presenza fissa dei Main Event di MMA.
Mohamed Anoir e Sebastiano Ragusa danno poi vita ad un match di tutto cuore. Continui scambi, atleti esausti, rovesciamenti di fronte, confronto totale. Il cuore di Sebastiano Ragusa però trova qualche battito in più, tanto da fargli concludere il match, a poco dalla fine, con un mata leao. Emozionato Ragusa, scoppia in lacrime, ricordando a tutti perché è così bello questo sport.
Fabrizio Caliò, medicato, accanto all'amico commosso per la vittoria, Ragusa.


Chiudono la serata Alessio Di Chirico e Daniele D'angelo. Il coraggioso barese D'angelo non può nulla contro di Chirico che si conferma ancora una volta l'uomo da battere e un fighter di grande prestigio. Dopo poco, Di Chirico, proietta il suo avversario, lo monta e fa partire dei pugni di una precisione e di una forza disarmante, contro i quali non può nulla nemmeno il roccioso D'angelo a cui comunque va il plauso di aver accettato questo match contro una promessa ormai prossima alla solida realtà delle MMA italiane. Ad Alessio Di Chirico va il bonus Try To Fight del KO della serata.

Lo STORM si conferma manifestazione di grande prestigio, circuito vivido, ricco sempre di novità e di atleti altamente professionali. La grande qualità messa in campo è dimostrata dall'assoluta pulizia di linguaggio di tutti gli astanti, dalla notevole sportività di tutti gli atleti e allenatori, dai sorrisi pre e post match, dall'entusiasmo del pubblico che è accorso numeroso ed è rimasto travolto dalla tempesta di emozioni.