Breaking News
Loading...
lunedì 2 maggio 2011

Yang Lu Chan, creatore del Tai Chi stile Yang, narra la leggenda, imparò il tai chi della famiglia Chen spiando i loro allenamenti. Un'altra storia circa il suo apprendimento delle arti marziali (storicamente più supportata) fa giocare un ruolo chiave ad un libro. Imparate le arti marziali egli decise di perfezionare un suo stile anche sulla base delle nozioni apprese dalla lettura di un libro di uno studioso marziale trovato per caso.

Helio Gracie imparò il Jiu Jitsu guardando le lezioni di suo fratello Carlos. Le fonti disponibili sembrano non avere piacere di esporre questo particolare apprendimento e sono un po' vaghe circa la formazione di Helio. Girando per il web, invece, è lo stesso sito della Gracie Academy a fare chiarezza. Così spiegano "Helio imparò tutte le tecniche a memoria guardando i fratelli allenarsi" e ancora "Helio capì che le tecniche che aveva imparato guardando erano difficili per lui che era più esile di suo fratello Carlos".

Posseggo libri di Kung Fu ove il divulgatore di un certo taolu (forma) certifica l'originalità di alcuni passaggi della forma partendo dalla visione che ne ha avuto su dei libri.
Nello stesso modo, per citare esempi più vicini a noi, tutte le persone che conosco nell'ambito marziale fanno uso di internet per vedere alcune tecniche o migliorarle oppure studiarne le varianti.

C'era un tempo e non è neanche lontano, tant'è che ci sono ancora tracce sul web, in cui maestri delle più disparate arti marziali tornavano maestri dopo la semplice conoscenza di un anonimo cinese per esempio, sconosciuto, irreperibile, insondabile. C'era un tempo, che è finito con la rivoluzione telematica, ove l'aver semplicemente visto all'opera un grande maestro giapponese era grande vanto per un insegnate e questo bastava a far tremare le vene ai polsi degli studenti... il maestro era davvero preparato! In quel tempo possedere un libro davvero pregiato sulle arti marziali significava essere maestri. Avere avuto contatti anche minimi, che oggi definiremmo stage, con persone esotiche significava diventarne rappresentanti. Ancora oggi non fatichiamo a trovare persone che hanno appreso dai libri, dalle VHS o da improbabili viaggi e filmici maestri chu cha quaa o yokopoko mayoko.
Oggi nell'epoca in cui possiamo vedere tutte le volte che vogliamo, anche modificando l'immagine per velocità o altre qualità, oggi che possono entrare a casa nostra quando desideriamo Helio Gracie, Hiroshi Shirai, Morei Uesihiba, Jigoro Kano, Mas Oyama, Bruce Lee, Dan Inosanto, Tommy Carruthers e tutti i grandi della divulgazione nonché del combattimento, qualcuno diviene polemico se gli si paventa l'opportunità di imparare qualcosina su internet. Oggi che possiamo avere sterminate informazioni su qualunque marzialista desideriamo, oggi che possiamo disporre di documenti un tempo impensabili e vedere abilità marziali un tempo solo oniriche molti non sono in grado di dare il giusto valore alla grande rivoluzione della didattica.
Diverse scuole dal Jiu Jitsu al Submission Wrestling, dal Karate al Jeet Kune Do, dalle arte marziali agli sport di combattimento propongono corsi telematici spesso anche supportati dalla possibilità dell'incontro in appositi stage che sono generalmente proposti con cadenza annuale.
Ora la questione, a mio modo di vedere è cruciale. Le arti marziali hanno perso quel ridicolo velo di segretezza che spesso le ha avvolte per dispiegarsi in una rete, "nella rete". Personaggi un tempo irraggiungibili per distanza o costo oggi si propongono di diffondere il loro sapere in maniera democratica, perché fruibile da tutti e quasi sempre con costi più che sostenibili.
Ovviamente questa novità fa davvero prudere l'orifizio intragluteo a coloro che hanno speso tempo immondo appresso a insegnanti indegni che gli hanno magari dilatato la didattica in lustri o decenni. Oggi costoro vorrebbero rivendere la stessa merce, distillata piano piano, centellinata, per guadagnare più possibile. Insieme al fattore tempo c'è un fattore concorrenziale: è palese che con questo tipo di didattica la concorrenza non ha più distanze, può essere ovunque. Poi il fattore umano e culturale: la terribile ignoranza in cui molti marzialisti vivono, degno insegnamento del secolo scorso, li rende diffidenti verso qualsiasi novità, molto meglio contare gli addominali in giapponese e fare le flessioni sui pugni che fa molto giapponese marzialista e incazzoso.
Non bisogna essere dei libri di neuroscienze per capire che un apprendimento veicolato attraverso immagini riprese, quindi fedeli al reale (spesso iperreali), può essere una possibilità, soprattutto perché spesso le immagini sono accompagnate da ricchissime spiegazioni o da pagine guida.
Yang Lu Chan e Helio Gracie non avevano internet e come loro, tanti nella storia, hanno dovuto apprendere o guardando o con informazioni di seconda mano e spesso anche per breve tempo. Basta leggere qualche biografia di grandi figure marziali per scoprire che molti di loro hanno studiato meno di tanti fanciulli che hanno iniziato il karate, per esempio, a 10 anni perché la mamma era preoccupata per il bullo della classe e hanno seguitato per inerzia pura e semplice.
Le contraddizione esposte sono evidenti.
Non so se la didattica a distanza (detta "distance learning" o "Home Study Course" generalmente nei siti anglofoni) possa servire anche ab origine, anche per il neofita totale. Purtroppo non lo sono più (purtroppo davvero) e anche se non sono molto lontano da costoro non riesco però ad immaginarmici. Ho saggiato molte discipline attraverso lezioni spesso annose, ho conosciuto praticanti di ogni tipo di realtà marziale, ho letto e mi sono informato. Questo mi distingue dal neofita totale. Certamente però chi già ha delle basi, delle informazioni di massima, può imparare pregevolmente guardando proprio come fece il grande Helio Gracie con il fratello Carlos. Potrà vedere ciò che desidera quando e come vuole e quello che vedrà non sarà rubato con gli occhi ma fatto appositamente per essere fruibile e assimilabile e avrà spesso documenti di testo come supporto e ricche e variegate spiegazioni.
Macelliamo qualche vacca sacra.
Con questo abbiamo introdotto la possibilità dell'apprendimento a distanza. Presto lo approfondiremo meglio.