
Una sera rimase solo nel Dojo e inziò a
praticare il Kata Tekki (Naihanchi in altri stili). Si lasciò andare
a qualche virtuosismo e ad esecuzioni più potenti del solito, aveva
la palestra tutta per lui in fondo. Decise di sferrare un potente
Fumikomi a terra e in quel momento esatto avrebbe desiderato che ci
fosse qualcuno a vedere la sua impresa. Aveva tagliato, come raccontò
lui stesso, una tavola del parquet. Sembrava proprio tagliata con un
coltello o con una sega non spezzata. Si precipitò dal Maestro
Yoshitaka Funakoshi ( figlio di O'Sensei) per chiedere un poco
ipocritamente le scuse per quello che aveva fatto. Sapeva di aver
compiuto in realtà una sorta di impresa e voleva con le sue scuse
causare delle lodi per il suo gesto di enorme potenza. Portò
Yoshitaka sul posto e gli disse quanto era accaduto. Il giovane
maestro di Egami disse: “E' incredibile! Non sembra nemmeno rotto,
si direbbe che sia stato tagliato! Per il parquet non ti preoccupare
basta ripararlo...”

Chiese O' Sensei “Egami, è stato lei
a rompere il parquet?” “Sì, Maestro la prego di perdonarmi”
rispose sapendo di invocare in realtà nuove lodi. “Mi segua, Egami...”
replicò secco il Maestro e lo portò nel suo studio. Si sedettero e
Gichin Funakoshi disse “Egami, è la seconda volta che lei fa una
cosa simile. Noi non facciamo cose brutali come questa. Un autentico
allenamento si esegue mettendo uno strato di carta a terra e
versandoci dell'acqua sopra: a questo punto lei deve allenarsi a
starci sopra e ad eseguire le tecniche senza rompere la carta.
Comprende perché dobbiamo perfezionare la tecnica, Egami?”.
Shigeru Egami diventò una leggenda del
Karate anche grazie a questo evento secondo sua stessa ammissione. Si
dice che alcuni giapponesi sentissero la sua persona avvolta da
qualcosa di misterioso e potentissimo e credevano che avesse poteri
soprannaturali.