domenica 1 aprile 2012

Intervista a Simone Franceschini

Chi come me, quasi agli esordi del movimento agonistico italiano, ha voluto provare a capire qualcosa del Jiu Jitsu e vedere quali erano i più forti agonisti in circolazione nel nostro paese si è imbattuto in lui e nei suoi video. E' una presenza ormai storica del nostro Jiu Jitsu e anche una delle migliori espressioni del nostro Jiu Jitsu da esportazione. Pluricampione Europeo, podi mondiali e innumerevoli successi nazionali. I rumors di cui dispongo ed uso come fonte lo accreditano come ragazzo intelligente, corretto e stimato da tutto l'ambiente. Nell'intervista Simone si conferma tale nonché scaltro nel non cadere nelle mie piccole provocazioni "giornalistiche". Episodio curioso e simbolico: come d'uopo a fine intervista ringrazio Simone con un "obrigado Mestre" e lui mi risponde "ma va là! Chiamami Grigno!" ...

Simone tu sei un nome noto per gli amanti del Jiu Jitsu, una delle promesse più concrete di questo sport, puoi raccontarci come ti sei avvicinato al Jiu Jitsu?
Mi sono avvicinato al mondo del jiu jitsu intorno ai sedici anni vedendo combattere Royce Gracie nei primi UFC. Mi impressionò molto vedere un uomo di 70 kg appena prevalere su atleti nettamente piu fisicati di lui. Preso dalla curiosità iniziai a guardare tutto quello che riguardava il jiu jitsu su internet ed infine decisi di provare. Iniziai allenandomi tre volte a settimana, ma ben presto mi innamorai a tal punto di questo sport che decisi di dedicarmici a tempo pieno.

Cacchio anche tu come me hai cominciato con Royce! Allora senti questa: Io ho cominciato a fare Jiu Jitsu perché vedevo Royce all'UFC e Rickson al Pride e le varie sfide dei Gracie. Credo che ho iniziato perché il Jiu Jitsu sembrava efficace davvero, divertente, alla portata di tutti. Non avevo mai o quasi visto i video delle specifiche gare di Jiu Jitsu. Ora mi ritrovo con agonisti che, cinture viola, si allenano sei ore al giorno, mi ritrovo con i berimbolo, la 50/50 guard, tecniche arzigogolate e gli atleti di fama mondiale di Jiu Jitsu non assomigliano nemmeno un po', nel fisico, a quel Royce Gracie che dicevi pure tu. Che dici, smetto?
Io sono contento del jiu jitsu moderno. E' giusto che abbia preso una strada diversa. E' cambiato tanto. Ora se non fai solo questo nella vita, nei tornei importanti è meglio non mettere piede, prima non era cosi.

E'cambiato in meglio?
Bah, non so se in meglio o in peggio...sicuramente ora per chi guarda è piu noioso, alla fine fanno tutti lo stesso gioco. Prima i campioni avevano un background tipico dell'accademia di provenienza. Credo sia una normale evoluzione.

Per chi come me è rimasto indietro coi tempi, cosa consigli? Che tipo di pratica dovrebbe fare un amatore in un mondo denso di agonisti di valore atletico irraggiungibile? Ti ripeto: mi do al tennis?
Prima di tutto bisogna divertirsi, le gare sono solo un aspetto del jiu jitsu. Se poi si desidera competere io sono ancora dell'ottica che una tecnica ben studiata, provata ed impeccabile possa prevalere sulla prestanza fisica.

Come gestire la graduazione di un non agonista? Può prendere la nera?
Certamente! la competizione è solo "un" metro di giudizio e ce ne sono di più importanti, la costanza, la dedizione, la figura all'interno del gruppo. Premiare un allievo solo per meriti sportivi darebbe un'immagine sbagliata del jiu jitsu, infondo non è solo uno sport, è un vero è proprio modo di vivere.

Qui in Italia chi sono gli avversaripiù temibili che puoi incontrare in gara?
Bella domanda. "Temere" è sempre sbagliato, non bisogna mai sottovalutare ne tanto meno mitizzare qualcuno. Tutti sono battibili e tutti ti possono battere. Qui in italia nel mio peso (70 kg) ho lottato piu o meno con tutti, mi vengono in mente le lotte con Diliberti nel nogi, sempre lotte molto dure e sfiancanti fisicamente.


Quali altre discipline hai praticato oltre il Jiu Jitsu?
Nessuna
Quali ti affascinano adesso che essendo dell'ambiente hai un quadro forse più completo di molti altri?
 Il jiu jitsu! ahahahaha

Dai su su ahahahah
 no, a parte gli scherzi...
A me è sempre piaciuto vedere il pugilato, ricordo quand'ero bambino aspettavo i match di tyson fino a tarda notte con mio nonno. Dopo il jiu jitsu mi sono avvicinato alla lotta libera, la trovo molto bella.

Tradizionale nulla?
No, non mi sono mai interessato alle arti marziali tradizionali

 Simone io ti ringrazio per l'intervista e per la tua disponibilità subitanea. Vista la tua attività di insegnante, dove possiamo trovarti? Come ti possono contattare i lettori?
Sono contento di questa "chiacchierata". Ci possono trovare alla Cyclone Jiu jitsu all'interno della palestra Dabliù prati in viale giulio cesare 43. grazie a te dell'opportunità.

Grazie a te Simone!