lunedì 9 aprile 2012

Intervista a Marcos Schubert

Ormai lo avrete capito, io quando tratto con un maestro umile mi sciolgo. Che vi devo dire, è una mia umana debolezza. O forse accade perché ho incontrato tante persone senza titoli, senza attributi, senza esperienze che già si davano arie insopportabili e questo mi ha fatto apprezzare chi si fregia del titolo di Maestro e nel contempo ha un'umiltà disarmante. Ho contattato Marcos Schubert e ci siamo scambiati qualche messaggio, di lì il passo è stato breve, gli ho proposta l'intervista. Sentirmi rispondere che per lui sarebbe stato un onore e che al contempo sarebbe stato felice di aiutarmi nel Jiu Jitsu per qualsiasi evenienza mi ha fatto percepire una signorilità nei modi, una cortesia cavalleresca troppo spesso latitante in coloro insegnano le arti del combattere.
Le domande sono state diverse e qualcuna caratteristica di questo sito. Mestre Marcos Schubert mi ha risposto come se facesse un discorso ispirato dalle mie domande. Una bella e innovativa maniera di proporre un'intervista. Ne escono vedute sul Jiu Jitsu, sulle MMA, su chi è preferibile come maestro e su tanto altro niente affatto banali.
Chiunque volesse disporre del testo originale o segnalare ambiguità di traduzione è pregato di contattarmi.
Passo la parola al nostro graditissimo ospite, Mestre Marcos Schubert:

Cari amici di Try To Fight il mio nome è Marcos Roberto Schubert, sono brasiliano nato nella città di Curtiba nello stato di Paranà, nel sud del Brasile. Questa zona fu colonizzata principalmente da italiani e tedeschi. Sono cintura nera secondo Dan di Jiu Jitsu brasiliano, arte che pratico da venti anni. Ho iniziato allenandomi nella Muay-Thai e nel Judo, avevo circa otto anni. Quando feci diciotto anni cambiai in favore del Jiu Jitsu. Il mio primo Maestro è stato Rillion Gracie. Dopo Rillion Gracie vendette la sua scuola al maestro Carlos Gracie Junior, e di qui l'accademia divenne la Gracie Barra di Curtiba.
In questa accademia vidi grandi Maestri di Rio de Janeiro come Helio Moreira “Soneca”, Gustavo Muggiatti “Gutty” tra i vari...
Con il successo mondiale del Jiu Jitsu questi Maestri migrarono per gli USA e finii la mia formazione come cintura nera con li Maestro Carlos Gracie Junior.
Sono stato campione di Jiu Jitsu brasiliano, Judo e submission a livello mondiale e nazionale. E' stato molto gratificante per me. Nelle MMA ho fatto solamente tre incontri, in un'epoca in cui si chiamava vale tudo. Questo grosso modo fino alla decade degli anni '90.
Oggi gestisco scuole di Jiu Jitsu col mio nome nel Brasile, Messico, Venezuela e Inghilterra. Ho un canale su YouTube il GraciePR che ha più di 12 milioni di accessi e ho pubblicato quattro collezioni di DVD didattici e ne sono stati venduti più di undicimila.
A proposito della difesa personale dico che è l'essenza del Jiu Jitsu brasiliano. Per mezzo di essa possiamo difenderci nella strada e infelicemente in questo mondo esiste molta criminalità.
Qui nel Brasile adattiamo la difesa personale per le competizioni di Jiu Jitsu sportivo e per le MMA. Questo ci permette di perfezionare la nostra tecnica e ci rende capaci di difenderci.
Allenarsi nella difesa personale è importante tanto quanto fare tecniche per le competizioni perché le basi risiedono nella difesa personale.
La storia del debole che vince sul forte? Il Jiu Jitsu è un'arte per tutti e tutti lo possono praticare: deboli, forti, donne, bimbi.. tutti.
Chiaro che attualmente le persone pensano qualche volta più ad essere forti e potenziano questo aspetto mentre allenano il Jiu Jitsu.
Ma sicuramente la tecnica supera la forza e il Jiu Jitsu è la prova maggiore di questo. Prendi le MMA attuali con le loro regole prestabilite, togli le regole e lascia il tempo per stare al suolo liberamente... vedrai che il Jiu Jitsu torna a regnare di nuovo...
A proposito della domanda sulla cintura nera: come diceva il mio Maestro Carlos Gracie Junior una cintura nera è una bianca che non ha mai smesso. Oggi il Jiu Jitsu è per tutti, come è sempre stato del resto, e non solamente per lottatori...
Pertanto una persona che non ama competere, ma raggiunge un livello tecnico molto buono può certamente essere una cintura nera... Anzi, vi dico che questi sono nella maggioranza dei casi i migliori insegnanti. Se voglio apprendere il Jiu Jitsu non cerco il campione mondiale. Cerco chi lo ha creato il campione del mondo. Lì risiede la vera tecnica e la vera conoscenza.


Sono stato in Italia, a Roma e ho trovato il livello di Jiu Jitsu molto buono. Solamente credo che l' arte dovrebbe essere più divulgata perché in Italia ci sono grandi talenti sportivi. L'unione fa la forza, quanto più avremo unione in nome del Jiu Jitsu e non nelle bandiere che lo rappresentano più forte crescerà il Jiu Jitsu in Italia.
In particolar modo ho adorato l'Italia e ho adorato Roma. Un luogo che con certezza sceglierei anche per vivere.


Il Jiu Jitsu è sempre in piena trasformazione. E' come la medicina e altre professioni, non si smette mai di studiare e questo è il bello dell'arte. Io nei miei seminari insegno e apprendo sempre, ovunque vado. Però una base per fatta rimane il segreto di tutto e questa è l'eredità che ci ha lasciato la famiglia Gracie.

Marcos Schubert 


Mestre Schubert offre a tutti i praticanti italiani di Jiu Jitsu uno stage gratuito presso di lui in brasile!