mercoledì 30 gennaio 2013

Luca Anacoreta. Due volte consecutive sul tetto d'Europa

Per la seconda volta in fila un italiano vince l'europeo di Jiu Jitsu, in una delle cinture più difficili, la marrone, e nella categoria di peso più folta e ben nutrita di futuri campioni, la -82kg.

Negli ultimi due campionati europei Luca ha cumulato un ruolino di marcia impressionante: otto incontri totali, tutti vinti per finalizzazione.
Per capirci tutti è come se un pugile disputasse otto incontri di fila per un titolo finendoli tutti per KO.
Mai una volta ai punti. Incredibile.

Dove vuole arrivare questo ragazzo è chiaro. Se l'anno scorso scrissi che aveva firmato un contratto a tempo indeterminato col Jiu Jitsu, quest'anno bisogna dire che Luca ha posto le scale per avviarsi sull'Olimpo del Jiu Jitsu. La vetta ultima, quella dei campioni, così distanti da noi mortali per tenacia, forza, tecnica, continuità.
La vetta della manualistica. Un giorno un appassionato di libri marziali come me si troverà in mano un manuale di Jiu Jitsu. Così come io trovai i Marinai della Regia Marina Pizzarola e Moscardelli, che in missione militare furono pionieri del Jiu Jitsu giapponese in Italia, un giorno un ragazzo leggerà di Luca Anacoreta, prima Gloria del Jiu Jitsu italiano.

Complimenti Luca.

Post passati su di lui.


http://www.trytofight.com/2012/02/luca-luca-luca-luca-anacoreta-campione.html
http://www.trytofight.com/2011/01/luca-anacoreta-campione-del-presente-e.html

lunedì 21 gennaio 2013

Come valutare le cinture nel Jiu Jitsu.

Sarebbe bellissimo poter dire “Ciao mi chiamo Nicola, ci alleniamo sulle stesse regole vero? Vai, alleniamoci!”. Sapresti tutto quello che ti serve: nome, condivisione delle regole del gioco, volontà manifesta di giocare insieme.
Alle arti marziali questo non basta mai, troppo informale, troppo semplice, troppo plebeo. Servono segnali cromatici, strisce e ghirlande, brand e loghi fashion, storia e ambizioni per sapere chi si ha di fronte. O quantomeno così richiede l'etichetta.
Esempio eccelso il Jiu Jitsu brasiliano, figlio lontanissimo di quel meraviglioso connubio di efficacia, versatilità e intelligenza che era il Gracie Jiu Jitsu.
Vediamo in breve di istruire chi si affaccia a questo meraviglioso mondo e come dividere per abilità le persone che ha di fronte attraverso un complesso sistema cromatico-curriculare.

Il tipo 1 e 2 sono uguali per tutti i livelli e sono rispettivamente non agonista e agonista. Il tipo 3 è variabile a seconda del colore della cintura e merita una breve titolazione.
Il tipo 1 ha un valore squisitamente tecnico, di conoscenza e di anni di pratica.
Il tipo 2 è l'agonista medio
il tipo 3è il caso particolare più frequente di una data cintura, come suddetto variabile e da specificare:


Cintura bianca di tipo 3
L'europa mi aspetta. Il tipo 3 si caratterizza per le velleità in campo internazionale. Egli valuta gli allori in campo europeo (il prestigiosissimo campionato europeo IBJJF per le cinture bianche) come necessari per il suo cursus honorum e gli unici in grado di farlo divenire una vera futura blu.

Cintura blu di tipo 3
Tuta blu ovvero blu per lavoro. Deve aprire un corso di Jiu Jitsu, comanda e verifica le bianche e altre blu. Dispensa consigli sapienti.

Cintura viola di tipo3
Clicca per ingrandire
L'ambizioso. E' agonista, dirige corsi o ambisce a farlo. Vuole vincere tutto il possibile. E' proiettato in una radiosa carriera nel Jiu Jitsu, il curriculum comincia a diventare un'ossessione e terrà la viola come quelle vecchie cinture nere giapponesi: finché non stinge

Cintura marrone di tipo 3
Il mestierante. E' un potenza del Jiu Jitsu agonistico, ha corsi, palestre e fan. Rimane nella sua cintura anch'egli per motivi agonistici sebbene il livello sia analogo a quello del leggendario e imbattuto Rickson.

Cintura nera di tipo 3
La pecora nera. Mai visto in nessuna gara, mai visto in giro eppura porta il segno di una carriera decennale nel Jiu Jitsu. Talvolta ha onestamente praticato ma è nel complesso una “tuta blu” molto più ambiziosa. Vuole lavorare e ha bisogno dell'eleganza del nero. Che lo sfina pure, in alcuni casi.

Il grafico per ogni chiarimento sul livello.

Nota Bene
Il grafico è esemplare ma potrebbero sussistere altre tipologie.

domenica 6 gennaio 2013

Tre domande a Roberto Correa

Roberto "gordo" Correa è una leggenda del Jiu Jitsu. A lui dobbiamo la pratica estensiva della mezza guardia e lo sviluppa di questa posizione anche per fini offensivi.  Ho avuto l'onore di potergli porgere tre domande rapide rapide:
Maestro, come ha cominciato a combattere?
Ho cominciato a 15 anni.
Tutto è stato causato dalla mia grande amicizia con Raph e Ryan Gracie. Stavo sempre con loro!
Ho poi finito quando sono andato all'accademia

Come vede lo sviluppo del Jiu Jitsu?
Lo sviluppo del Jiu Jitsu è ottimo e questo avviene grazie all'ottimo lavoro della "confederaçao".

 E lo sviluppo delle MMA?
Le MMA crescono molto, ma sono limitate perché tutto è in mano all'UFC.

MMA Café - puntata del 05/01/2013 (LDE2 news!)

La trasmissione leader delle MMA in Italia, intervista con tre domande definite "marzulliane" organizzatori di eventi del 2012. Tra questi, onorato, anche io in quanto organizzatore del Lutador De Elite. Per sapere news sui maggiori eventi di MMA e non solo in programmazione non vi resta che sentire la puntata.
(mio intervento al minuto 13:30)