lunedì 19 novembre 2012

Intervista a Ciro Ruotolo

Sempre più spesso ripensando alle mie esperienze legate alle arti marziali mi trovo a considerare che mi hanno dato gioie e dolori, ma, comunque vada, certamente mi hanno permesso di conoscere persone eccezionali. Ciro Ruotolo è tra questi. Uno del lati sconosciuti del Lutador De Elite è stato ovviamente il backstage. Molti dei Lutadores sono stati miei ospiti e con loro ho condiviso le ansie e l'esaltazione del pre e post gara. Ciro era tra loro e con lui mi sono intrattenuto fino al pomeriggio del giorno successivo all'evento. Un puro, nessun giudizio sulla sua persona, nessuna complicata sintassi rende meglio l'idea della sua persona, un puro davvero. Senza traccia di doppiezza, Ciro ti si mostra nella sua semplicità e nella sua schiettezza intellettuale.
Ciro è veramente uno che ha provato a combattere. Si districa in almeno quattro regolamenti, passa dal kimono alla gabbia con la naturalezza di quanti iniziarono il Jiu Jitsu vedendolo come una disciplina propedeutica al combattimento totale e non fine a sé stessa.
Ciro è un esempio. Avrebbe potuto scegliere probabilmente le scorciatoie che alcune zone difficili dell'Italia propongono e ha scelto l'agonismo, il combattimento, l'onore e la virtù. E anche per questo è un lottatore d'elité.


- Ciao Ciro, presentanti agli amici di TTF! che non dovessero conoscerti.
Salve amici di TTF mi chiamo Ciro Ruotolo ho 30 anni e sono già 10 anni che pratico arti marziali dal wu shu al jiu jitsu, alla lotta libera. Mi alleno con la Nova Invicta Salerno principalmente di Jiu Jitsu e alterno allenamenti di striking e lotta. Ho vinto molte gare importanti nel Grappling come la Coppa Italia e il Campionato Nazionale e diversi titoli nel BJJ e MMA

- Parlaci dei tuoi esordi nelle MMA. Tu hai iniziato in un tempo in cui se ne parlava ancora poco, come ti è venuto in mente di confrontarti con un regolamento così completo, cosa non ti bastava della tua pratica?
Ho deciso di fare l'MMA dopo aver già maturato esperienza col Jiu Jitsu e la Submission col consenso del mio maestro Giulio Candiloro.Io amo il BJJ ma la mia vera passione era ed è l'MMA. Penso che il combattimento nasce dal nostro istinto di sopravvivenza, è ovvio per fare delle gare di arti marziale bisogna porre dei limiti, ma più lo si rende completo e più ci avviciniamo al concetto di difesa personale REALE

- Cosa è la paura per chi si prepara ad entrare nella gabbia? Quali sensazioni ti accompagnano mentre il match si avvicina?
La paura è diversa per ognuno di noi, posso descrivere la mia. Prima di un match di MMA ho paura di farmi male sul serio, di perdere di brutto, ma questo mi fa rimanere concentrato fino alla fine,e poi la vita è fatta di scelte comunque vada nessun rimorso

- Se non ricordo male, in concomitanza di una gara a Roma, fosti aggredito da un malvivente... raccontaci meglio questo episodio...
Niente un piccolo episodio di tentata rapina fortuna che è andata bene ho rimesso solo il cellulare ma i bagagli tutto apposto.I malviventi erano anche più piccoli di stazza e hanno pensato bene di scappare ma qui sta la differenza tra chi è preparato a certi imprevisti e chi al massimo si tiene in forma con la partita di calcetto impigrito dalla civiltà moderna.

- Amo pensare che tanti praticanti, tra cui tu, hanno iniziato il Jiu Jitsu perché era connesso con il vale tudo (vecchi termini...). Oggi la situazione è molto cambiata, in buona sostanza potremmo dire che il Jiu Jitsu è si pratica per fare le gare di Jiu Jitsu e per nessun altro motivo. Cosa ne pensi di questo e dell'evoluzione in generale del Jiu Jitsu?
Prima cosa io sono sempre del parere che per fare mma bisogna essere bravi in una specifica disciplina e poi integrarla con le altre.Poi il jiu jitsu è nato per il combattimento totale. Il bravo praticante di BJJ lo sa adattare a qualsiasi situazione, per questo bisogna fare diverse esperienze.

- Quali sono stati i momenti di massima soddisfazione per la tua carriera marziale?
Le mie soddisfazioni sono legate alle vittorie non in se ma per ciò che ho comunicato a chi mi ha seguito, e a chi mi conosce. Quando sono entrato in palestra non davo l'impressione di un vincente ma ho dimostrato che è l'umiltà e la dedizione che fanno vincere. A Nocera, in una città difficile dove ho un corso ho avuto la vittoria più grande, un ragazzo mi ha esplicitamente detto."Grazie maestro perchè adesso ho capito quali sono gli esempi da seguire"

- Chi sono le persone che stimi nell'ambiente e perché?
Nel mio ambiente stimo tutti perchè anche se in maniera diversa condividiamo la stessa passione.

- Quale tipologia di personaggi reputi negativo per l'ambiente?
Cercherò di essere breve. Ci sono personaggi (soprattutto nell'UFC) che vogliono commercializzare i fighters al fine di far girare un sistema incentrato solo sul denaro. Il combattente campione o non campione è prima di tutto una persona che s'impegna per un sogno.Il combattimento è un'arte che comunica emozioni, valori che formano la personalità di chi lo ammira. Personaggi viscidi rovinano il significato di quest'arte ma io li ritengo sempre fuori dal nostro ambiente.

- Ciro, ti ringrazio per aver accettato questa intervista. Chi volesse allenarsi con te dove può trovarti e come può contattarti?
Grazie a te Nicola chi vuole allenarsi con me basta chiamare o sul cell. 3281524749, o il fisso 081932291, sono il Martedi e Giovedi nella palestra Fitness World in via Nazionale di Nocera Superiore (SA), riferimento mobilificio Martorelli, il Sabato a Cava De' Tirreni in via S.Giuseppe al pozzo, e i giorni dispari a S.Mango Piemonte (SA) con la Nova Invicta. Grazie ancora un saluto a tutti gli amici di TTF

giovedì 15 novembre 2012

" The pressure points test" - la prova del kyusho, dim mak e similari

Da diverso tempo si diffondono e trovano crescente spazio su riviste e siti nazionali ed internazionali video, articoli e libri che sostengono di praticare discipline che con una semplice pressione su alcuni punti del corpo possono mettere l'aggressore in condizione di non nuocere.
L'interesse per l'argomento è massimo. Se tali tecniche fossero dimostrate come efficaci operatori delle Forze dell'Ordine, donnne, bambini, così come tutti noi, responsabili appassionati di arti marziali, potremmo apprendere un complemento utilissimo per la nostra pratica e per la difesa personale.
Pertanto al fine di mostrare l'efficacia di queste tecniche mi faccio promotore di un evento in cui ogni istruttore, Maestro, di queste discipline è ben accetto.
Le condizioni sono le seguenti.
  • La persona che verrà a mostrare le tecniche deve accettare di filmare la sua esibizione.
  • Ovviamente, non verrano presi in considerazione punti totalmente banali per qualsiasi marzialista come gola, genitali, occhi, vie respiratorie nel complesso.
  • Verrà chiesto di mostrare le tecniche che si desiderano, ma devono avere l'effetto di procurare o un grave dolore o incoscienza momentanea alla persona che si sottoporra al test.
  • Non è presente nessun carattere di sfida, né verrà richiesto nessun confronto sebbene sarebbe graditissimo vedere se queste tecniche possano essere utili anche solo in un ambito di pura lotta, pertanto senza colpi, anche ad un ritmo di lotta blando, quindi con una minima non collaboratività.
  • Non verranno consentite tecniche chiaramente percussive, delle quali conosciamo tutti l'efficacia.
  • Se residente nel Lazio chi accetterà il test verrà rimborsato di 100€. Per gli altri presenti sul territorio nazionale ci si può accordare per il rimborso del viaggio, più il rimborso di sopra.
  • Verrà pubblicato il video su questo sito, verrà fatto un reportage e verrà tenuto il banner dell'associazione, scuola o quant'altro di chi accetterà e riporterà un esito positivo su questo sito per tre mesi. Si proverà a coinvolgere chiunque possa premiare con la visibilità chiunque affronterà il test con risultati di minimo interesse.
Preciso che non vi è nessuna sfida e che questa non rientra negli interessi di questo sito e del suo autore. Vi è un puro interesse di ricerca e di diffusione su tecniche che, qualora venissero mostrate efficaci, subiscono spesso una ingiusta derisione su forum, social network e quant'altro. Il fine è quello di capire se lo scetticismo dei più è un pregiudizio o se queste discipline non hanno semplicemente trovato un contesto per mostrare la loro efficacia. Le condizioni poste sono trattabili, chiunque sia interessato può contattarmi sui recapiti in alto a sinistra.
Nel rispetto della pratica di ciascuno specifico che l'invito non è in nessun modo provocatorio e vuole semplicemente dirimere una controversia annosa circa l'efficacia di queste tecniche.

La tipologia di tecniche di interesse è quella del video sottostante.

lunedì 12 novembre 2012

Evento "La fossa dei leoni". Confrontarsi e divertirsi.

Adesso non ci sono davvero più scuse. L'evento organizzato dalla Scuola Taoista di Arti Marziali (STAM) è davvero quanto di più vicino al Try To Fight! Di questo sito. “la fossa dei leoni”, così si chiama l'evento, permette a tutti di confrontarsi su due piattaforme “sparring leggero” e “sparring pesante”. Il primo è praticamente per scambiare di striking, il secondo è più completo e simile ad alcuni regolamenti per MMA amatoriali.
Caratteristica unica dell'evento: aperto a tutti.
Felice di avervi partecipato, riporto un clima disteso e rilassato, e devo dire anche un clima di vero confronto interstile perché negli sparring leggeri che ho girato era palese la differente provenienza stilistica dei vari partner. Questo offre anche una varietà unica di riflessioni e di spunti tecnici ai partecipanti.
Onorevole e rispettoso per i partecipanti la scelta di denominare il combattimento “incontro”. Per gli amatori che hanno partecipato è stato davvero bello, anche attraverso questa scelta terminologica, sentirsi presi sul serio. Giustamente poi, perché non è d'uso per nessun praticante marziale per puro diletto confrontarsi con persone sconosciute con delle regole così complete.
Sicuramente si potranno migliorare alcuni aspetti, sia sul regolamento sia sulle protezioni da usare. Il casco con plexiglass frontale tende a ferire le mani e ridurre notevolmente la visibilità, soprattutto nel caso in cui non sia della propria misura esatta. Ma dalla volontà di confronto dell'organizzatore, Sifu Jaime Vizconde, sono certo che saranno prese in considerazione migliorie, anche perché tra i partecipanti e sostenitori dell'evento possiamo annoverare un praticante d'esperienza e arbitro di incontri pro di MMA, come Andrea Bruni.
Anche nella versione “pesante”, che poi era un po' il cuore dell'evento, i confronti sono stati molto rispettosi. Consapevoli d'essere lì per provare a combattere i contendenti hanno sempre mantenuto un atteggiamento responsabile e attento. Anche perché, come specificato dall'organizzatore, nel confronto non sarebbero esistiti vinti o vincitori... vero spirito di chi vuol provare a combattere.
Personalmente infatti, altra nota di gradimento, è stata il rispetto che io e il mio partner abbiamo operato vicendevolmente, senza cercare scomposte tecniche di sopraffazione. Questo peraltro è stato il motivo dominante. Provare, con un vigore e una forza di tutto interesse, e provare le proprie tecniche e non solamente il proprio ego. Provare i colpi che si pensa possano essere efficaci, quelli che ci lasciano dubbi, quelli che abbiamo provato troppo poco. Pena prendere una suonata sul caschetto, o sul corpo, o subire una proiezione... e poi magari una leva.
Un modo gradevole dunque per confrontarsi liberamente, in sicurezza e con soddisfazione per qualsiasi non agonista, ma anche per agonisti di discipline molto limitate nel regolamento.
Soprattutto per i marzialisti tradizionali, che troppo spesso si nascondono in ogni maniera e con ogni scusa, un bel trauma. La loro assenza diviene inevitabilmente presenza e l'unico modo possibile per essere in questo contesto sconfitti.

domenica 11 novembre 2012

Chi dovrebbere chiedere scusa a Ki.

Io nelle arti marziali non sono nessuno. Ma questa è una cosa ovvia. Meno ovvio è che io ammetta di non essere nessuno per capire i misteri che avvolgono l'essere umano, la sua presenza su questo cosmo e questo cosmo stesso. Tranquilli, non vi voglio fare l'oroscopo, non voglio aprire nessuna parentesi new age che lascio volentieri ad altri blogger abilissimi in pseudo discorsi filosofici. Vorrei solo spiegare che sto per criticare la misteriosa “energia interiore” ed io mi ritengo abbastanza fine d'intelletto, erudito e lettore attento della realtà per capire che non sono nessuno, nemmeno per capire la gobba del mio naso, figurarsi misteriosi flussi energetici. Non sono nessuno per mettere in discussione credenze che sembrano radicate nel lontano , talvolta mi auguro incompreso, Oriente.
Però... il però c'è sempre. Però mi accorgo che mentre io dichiaro la mia ignoranza di fronte ai complessi meccanismi umani e cosmici, mie ideali controparti, dichiarano invece di averle capite, di saperle attuare. Ma questo non è un grande problema: ognuno pensi e dica ciò che vuole nel rispetto della sensibilità del prossimo. Il vero problema è che queste persone che hanno capito l'energia interna, la forza intrinseca della terra, l'arte della maiolica in Polonia e i film di Eisenstein (hanno capito tutto perdio!) usano persone ignoranti. Non esattamente ignoranti come me che dicevamo, non capisco neanche me stesso e non sono nessuno, ignoranti in modo diverso. La loro ignoranza si chiama paura. Paura di ammettere di non sapere. Arrischiarsi nel non sapere è terrificante, è il panico dell'horror vacui, e se la vertigine non si ferma meglio cercare un riferimento, seppure falso. Persone che hanno paura del confronto, che non sono riusciti nella ritualizzazione della violenza, che forse hanno anche tanti altri problemi che non ci stancheremo a cercare tra la nomenclatura psichiatrica, si affidano a quanti hanno capito tutto, a quelli che hanno il Ki, l'energia interiorie, l'energia che viene dalla terra, dalle stelle, dal monte wudang.
Il dramma dunque non è che ci sia chi crede al Ki o al chi che dir si voglia, ma che costoro usino umbelli persone per il loro business.
Ammettere di non sapere, non fa di per sé scienza ma almeno non fa danni.
State lontani da questi buffoni, per saperli riconoscere vedete i video.